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sabato 23 aprile 2016

539 - GIOVANI PER SEMPRE

Quando muoiono quelli che erano la colonna sonora della propria gioventù è come perdere una parte della propria giovinezza. Anche se non li si ascoltava da anni, si vorrebbe che fossero fermi lì, come allora, bloccati nel tempo, giovani per sempre come lo siamo noi dentro.
Il corpo cede inevitabilmente al tempo ma la mente rimane ancorata ai tempi più belli, in cui le illusioni parevano possibili e non si erano ancora scontrate con i calendari trascorsi, divenendo disillusioni.
Nel nostro immaginario vogliamo sia tutto come allora, in modo che possiamo illuderci di poter rivivere quei tempi esattamente come erano.
Facciamo di tutto per potere continuare ad alimentare questa folle speranza.
Ma se uno che faceva parte di quel tempo muore ci distrugge il castello di carta.
Subito lo ricostruiamo, immergendoci ancora di più nei ricordi legati alla persona scomparsa, stordendoci con la sua maggiore presenza per poter dimenticare la sua assenza.
Infatti quando muore un musicista che ci aveva accompagnato negli anni migliori lo si ascolta più di prima, continuamente, per tentare di afferrarlo e tenerlo con noi, dentro il nostro sogno di un'eterna gioventù felice.

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