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sabato 5 marzo 2016

513 - Caramelle e ricordi

Ho letto che non faranno più le caramelle Rossana, quelle con la carta rossa.
A me non sono mai piaciute, ma mi stimolano i ricordi.
Per esempio una volta da ragazzo erano dei giorni che ero in giro tra treni, bus, autostop e dormire sulla panchine, così non mi lavavo da diversi dì e mi facevo schifo da me.
Incontrai casualmente degli amici che conoscevo, mi invitarono in un bar a bere qualcosa.
Andai a pisciare nel bagno del bar per rinfrescarmi anche un po', ma purtroppo vidi che c'era il lavandino fuori uso, avevo i genitali sudatissimi, allora presi una caramella Rossana che avevo ancora in tasca perché non mi piaceva, la scartai e con la carta rossa presi l'uccello per pisciare, senza così sporcarmi le mani con quel cazzaccio schifosissimo.
Rimasi per un po' a rimirarmi il pene incartato con la carta rossa che pisciava, mi piaceva molto quell'immagine, se avessi avuto una macchina fotografica avrei fatto una foto e sono sicuro che sarebbe stata considerata una vera opera d'arte contemporanea, con quel magnifico gioco di colori e quell'armonia di dimensioni.
Poi ritornai in compagnia.
Ma c'era nel gruppo una che conoscevo già, molto distinta, di quelle che prendono tutto col fazzolettino, sempre profumata e ordinata, stranamente le piacevo più delle altre volte, mi guardava ammiccante, se dicevo una frase qualsiasi rideva esageratamente, cercava di attirare le mia attenzione.
Così andò a finire che si propose lei di darmi un pasaggio, e poco dopo partiti si appartò senza che le dicessi niente nel vialetto sterrato di un boschetto, accanto a un canale.
Iniziò immediatamente a baciarmi.
Ero imbarazzatissimo per le mie condizioni igieniche, rispondevo freddino al slinguazzamento, preoccupato sentivo che me lo stava tirando fuori durante il limonamento.
All'improvviso con mio disappunto si precipitò con la testa in giù a succhiarlo, in un baleno se lo mise in bocca.
Credevo protestasse a sentirne il gusto, invece vidi che proseguiva con maggiore foga ed entusiasmo, con mia sorpresa le piaceva di più così, col gusto lungo e l'aroma intenso.
Mi fece riflettere, spesso quelle più ordinate e maniache della pulizia poi vengono stimolate ormonalmente dall'uomo sozzo ed ecco che si gettano a capofitto su un cazzo che fa schifo persino al suo proprietario.
Questo è un equilibrio naturale, quando si è troppo da una parte la natura ti stimola ad andare verso l'altra, così come a quella bionda piace il moro, alla bassa piace l'alto, all'alta il basso, alla grossa il magro, ecco che alla pulitina piace ciucciarsi il cazzo unto.
Avevo letto anche di un esperimento in cui davano da annusare a delle donne degli indumenti di uomini e notarono che sceglievano quelli col dna più lontano dal loro. La natura nella sua saggezza ci spinge a un equlibrio, stimolandoci ormonalmente verso chi è tanto diverso da noi.
Probabilmente se ero pulito non le avrei stimolato gli ormoni e non avrei combinato niente. Inoltre con la sua foga me lo aveva tirato lustro, così lustro che potevo esibirlo anche in una esposizione universale di cazzi puliti e avrei vinto sicuramente una qualche medaglia.
Un mondo migliore si realizza quando viviamo in equilibrio con la nostra natura, che saggiamente ci guida.

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