Chi sei?
Cosa vuoi?
Dove vai?
Mi dicevano che bisogna continuamente chiederselo
per dare un senso alla propria vita.
Ma più me lo chiedevo
più perdevo i sensi.
Ora
in un equilibrio precario
tra il reale e un mondo mio
m'impedisco d'impazzire
o me lo permetto consapevolmente
solo quando voglio.
Non esiste la realtà univoca,
non è la sola dimensione possibile e plausibile,
cercano d'imporla
per far accettare tutte le trappole
con cui l'hanno disseminata.
Io invece cerco distruzioni
e ricostruzioni
in nuove forme
congeniali al mio orizzonte.
Cosa vuoi?
Dove vai?
Mi dicevano che bisogna continuamente chiederselo
per dare un senso alla propria vita.
Ma più me lo chiedevo
più perdevo i sensi.
Ora
in un equilibrio precario
tra il reale e un mondo mio
m'impedisco d'impazzire
o me lo permetto consapevolmente
solo quando voglio.
Non esiste la realtà univoca,
non è la sola dimensione possibile e plausibile,
cercano d'imporla
per far accettare tutte le trappole
con cui l'hanno disseminata.
Io invece cerco distruzioni
e ricostruzioni
in nuove forme
congeniali al mio orizzonte.
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