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lunedì 11 novembre 2013

304 - Fantasmi

Negli ultimi anni 70 ci trovavamo alla sera in una radio libera di paese in cui alcuni di noi parlavano ai microfoni mentre altri, tra cui io, ascoltavano i dischi scegliendo le canzoni da mettere in trasmissione.
Quando  uscivamo dalla radio andavamo con una vecchia Fiat 850 a gironzolare per il paese nostro e in quelli vicini, in piena notte.
Una notte d'estate siamo capitati davanti al cimitero e uno è sceso a pisciare, è tornato dicendo che si sentivano delle voci da dentro il cimitero, gli davamo del pazzo e che se le immaginasse.
Siamo scesi tutti e si sentivano veramente, tutti e cinque che eravamo sentivamo due persone parlare di continuo ma non si capiva una parola di quello che dicevano, era una lingua che nessuno di noi capiva o conosceva,.
Disse il pisciatore che forse col suo pisciare sulle mura sacre del cimitero aveva commesso un sacrilegio, svegliando dal sonno eterno i morti.
Siamo tornati in radio e abbiamo preso un registratore portatile, quindi siamo riandati con quello a registrare, le voci c'erano ancora, erano forti e distinte più di prima ma non si capiva ugualmente una parola, continuavano a parlare continuamente, senza mai fermarsi.
Abbiam registrato per diversi minuti, poi ritornati in radio abbiamo ascoltato il nastro registrato, però non si sentiva niente, solo un fruscio veniva dagli altoparlanti per quanto alzassimo il volume.
Alcuni hanno cominciato a dire che forse era stata un'allucinazione collettiva, mentre io sostenevo che fossero due stranieri che erano andati a dormire in cimitero e che stessero parlando tra di loro ubriachi e non si sentiva perché eravamo  troppo lontani col microfono.
Però ci rendemmo tutti conto che ora ci avrebbero preso per il culo gli altri della radio che prima ci avevano visti andare via a registrare, soprattutto c'era uno che era scettico, era più vecchio di noi, sui trent'anni e veniva lì essenzialmente per chiamare per ore a scrocco col telefono della radio la sua fidanzata che era andata a studiare all'università, si mandavano i baci con ti amo, mi manchi, amore, tesoro ecc, tanto che il proprietario della radio accortosi della megabolletta che era arrivata aveva messo un lucchetto sulla griglia girevole del telefono, così si poteva solo ricevere le telefonate senza chiamare, da allora lui veniva più raramente.
Quella notte c'era, ma in quel momento era in un'altra camera, allora io e un altro abbiamo avuto un'idea, ci siamo messi molto distanti dal registratore mentre gli altri hanno acceso la registrazione e noi tenendo le mani a cono sulla bocca con voci falsate, alternandoci uno faceva l'ululato "Uuuuuuhuuuuh" e l'alltro diceva le frasi: "Maledetto scroccone di merda", "Imbecille", "Demente", "Testa di cazzo", "Hai finito di telefonare a scrocco", "Scemo", "Vaffanculo tu e i mortacci tuoi", "Hai rotto i coglioni idiota".
Poi quando è arrivato nella sala in cui eravamo e ci ha chiesto se avevamo registrato le voci del cimitero gli abbiamo fatto ascoltare il nastro con gli ululati nostri e le offese, si sentivano abbastanza chiaramente le parole che dicevamo,.
Lui serissimo e pallido in volto ha ascoltato, quando è finita la registrazione ha detto:
"Veramente impressionante, mi ha fatto venire la pelle d'oca."
Si è alzato dalla sedia, ci ha salutato ed è andato via.
Da quella volta non è più venuto in radio.
Mentre noi abbiamo riso per settimane.


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