Vidi davanti al municipio un impiegato comunale appeso ad una trave di cemento con le caviglie incatenate a testa in giù, non urlava, stava buono e calmo, immobile, sorrideva pacificamente, salutava gentilmente, ma la gente che passava non lo guardava neanche.
Gli chiesi - Perché?
Lui mi fissò e mi disse - E' il mio lavoro, e io lo faccio al meglio.
Gli chiesi - Perché?
Lui mi fissò e mi disse - E' il mio lavoro, e io lo faccio al meglio.
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