Se apprezzate e volete offrirmi una birra o una pizza, vi ringrazio immensamente:

giovedì 29 novembre 2012

240 - SABBIA NEGLI OCCHI

Sabbia nel vento
ricopre ogni cosa
polvere sull'estate
nell'avvento dell'inverno.

Ogni stagione mi esplode in faccia,
mi prende, mi trasporta oltre
estirpandomi
lo scorrere delle stagioni
mi violenta
mi prende a calci
mi riempie di pugni
con dolori e ferite
barcollo, cado
frastornato mi rialzo
e vado
non so come
verso un non so dove.



venerdì 23 novembre 2012

239 - tweet erotico


Turbinio di lingue, solleva le maglie oltre le teste, toglie i jeans, persi nella pelle, raccogliendo frammenti sparsi ci troviamo.

lunedì 19 novembre 2012

238 - sole e amore

Abbandonata alla corrente del mare.
Acqua calda e limpida, sulla sabbia increspata del fondale conchiglie e qualche piccolo granchio.
Corpo che scivola dolcemente sull'acqua.
Sole che splende, corpo nella corrente marina.
I lunghi capelli biondi accarezzano il mare.
Gocce rosse si aprono in fantasmagoriche figure danzanti nell'acqua.
Dalla spiaggia qualcuno gridava di gioia, ora grida di terrore.
"Una donna morta".
Una donna che era amata, tanto amata, follemente amata, era l'unico amore.
"Sei mia" le diceva, lei si sentiva lusingata da tutto quell'amore.
Sopportava botte e sopraffazioni per quell'amore, e quando ha tentato di andarsene quell'amore ha prevalso.
"Sei mia" è il nome in codice della morte.


domenica 18 novembre 2012

237 - COME FAR CARRIERA

Entrò nella stanza per fare il provino da valletta televisiva.
Trovò ad aspettarla il regista, il produttore, alcuni noti politici e la troupe, tutti completamente nudi.
"Ma che provino è questo?" esclamò lei.
"Un provino del cazzo, si spogli che iniziamo" rispose il regista.
Venne assunta e condusse un programma di successo che difendeva i valori cattolici tradizionali della famiglia.
Poi entrò in politica e fece carriera ai massimi livelli.
Si sposò con un bellissimo ufficiale dell'aviazione più giovane di lei, cerimonia in chiesa con le più alte autorità presenti.
Ora è stata eletta Presidente della Repubblica, tutti, anche gli avversari politici, ne riconoscono la coerenza e la sincerità.



sabato 17 novembre 2012

236 - Surf

Siamo surfisti delle macerie
in precario equilibrio
sulle onde che solcano il tempo


venerdì 16 novembre 2012

235 - POSSESSIVITA'



è mio, è tuo, no è suo
ogni oggetto, persona, animale, pianta
la terra, il cielo
ogni cosa deve essere di proprietà
appropriarsi di tutto è la merda delle menti umane
liberati da questo pensare possessivo che ti frega
che ti impedisce di vivere veramente
dona, condividi
hai la possibilità
di non essere stronzo.


giovedì 15 novembre 2012

234 - SENSO DI VUOTO

Senso di vuoto, senza niente dentro, farsi penetrare dalle cose per riempire il tempo.
Guardo nelle stupide vetrine e vedo riflettersi la situazione che mi circonda.
Vedo zombie che girano in circolo alla ricerca perenne di oggetti, che una volta avuti gettano schifati pensando a un altro oggetto nuovo da avere.
Il fumo cancerogeno prodotto da questo ciclo sta distruggendo ogni forma residua di vita, ma non gliene frega niente a nessuno.
Quelli pagati  per proteggere la popolazione in realtà sono quelli che dirigono questo gioco, lo difendono facendo manganellare e imprigionare chi lo critica o lo attacca.
E' il gioco degli utili zombie idioti.
E' un gioco mortale.


mercoledì 14 novembre 2012

233 - AL BORDO


Stava sul bordo della strada statale a guardare i veicoli passare, vestita in minigonna e reggiseno con i capelli tinti di biondo, quando qualcuno si fermava chiedendole quanto voleva cominciava a urlare:
"Come si permette, stavo aspettando un'amica, porco, bastardo, io la denuncio, i maschi sono tutti uguali, tutti maiali".
Tirava fuori il cellulare e diceva che chiamava la polizia, quelli che si erano fermati diventavano rossi di vergogna, cercavano di scusarsi, lei continuava a fare l'offesa e a dire che avrebbe chiesto loro i danni morali, allora loro proponevano di mettersi d'accordo, lei chiedeva che per punizione si spogliassero nudi e si facessero fare una foto.
La maggior parte accettava.
Alla mattina saliva nella sua auto, si cambiava e ritornava in tempo per la Santa Messa del mattino in convento, vestita da suora.

lunedì 12 novembre 2012

232 - Lontananze


In lontananza le luci del paese
con gente che vive la quotidianità
io sono rimasto fuori
dal gruppo, dalla mandria,
dalla vita, dalla morte, dalla merda
non riesco a cantare in coro
sono
bandito, fallito, astratto, distratto
ma vedo tutto
e non mi piacciono le luci della festa
il mangiare che esce dagli occhi
gli sguardi falsi con aliti da fogna.
Non sono omologato
al virus del pianeta.


domenica 4 novembre 2012

231 - ATTRAVERSANDO IL TEMPO

A piedi, di notte, cammino nella pioggia controvento.
Una pioggia di settembre col sapore della morte, il sapore dato dalla delusione per lo schianto di ogni speranza sulle scogliere della vita adulta.
Sento freddo, freddo, dentro le ossa, dentro di me, un gelo improvviso.
Pochi mesi fa era un'altra era, risate in compagnia, ora c'è solo freddo e io, solo, bagnato dentro la pioggia battente.
Nessuno mi carica più in autostop, è notte e non ci sono autobus, è finita un epoca, è finito il periodo in cui ti prendevano su, trovavi passaggi, avevo una vecchia copia di "Sulla strada" nella tasca di una giacca pesante nera a quadretti grigi, mi mettevo sul ciglio della strada e mi raccoglievano i primi giusti che passavano, e nei momenti di attesa seduto su di un paracarro/marciapiede/scalino/panchina leggevo un po' il mio libro preferito, ora non più, tutto svanito in pochi mesi.
Sono gli anni 80 che stanno cambiandoci tutti, freddi, dentro se stessi, paurosi degli altri.
Sto camminando nel tempo, un tempo di cambiamento.
Ma resterò sempre fedele alle mie idee, non voglio cedere mai, sarei un morto.

venerdì 2 novembre 2012

230 - Deragliamenti




Indifferentemente
spersi nella città
sguardi spenti sui marciapiedi
da facce stanche di vivere
con pensieri svuotati
pieni del vuoto
si esiste
in un'inutile danza
su sinfonie di motori
tra panorami di cemento e acciaio
desiderando
corse spensierate verso oggetti pubblicizzati
e simpatici cocktail ridenti come uno spot.
Solo della solitaria carne umana
che siede ai bordi
inutile al gioco, fastidiosa, disturbante
dona un attimo di deragliante dubbio
nella corsa al massacro.