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lunedì 30 luglio 2012

195 - Ricordi balordi


Derek Riggs


Un mio compagno di scuola alle medie si mangiava le caccole e alle nostre risate diceva che era normale, allora lo chiese alla professoressa di scienze, -Non è normale- rispose.
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Avevamo un insegnante autoritario, era un nostalgico di destra, iscritto all'MSI, si faceva portare sempre il cappuccino in classe da quelli del bar e usciva spesso dall'aula lasciando il cappuccino incustodito, era dentro un contenitore e chiuso, ovviamente lo aprivamo, ci sputavamo e scatarravamo dentro quasi tutta la classe, poi lo chiudevamo che non se ne accorgesse; una volta uno ci mise anche un pezzo di gesso della lavagna e lui quando tornò se lo scolò senza accorgersene, avrà pensato a un grumo di zucchero; un'altra volta buttammo dentro un pezzo di buccia d'arancia che c'era sul pavimento da un paio di giorni pestata e sporca di fango, anche quella volta se lo scolò senza lamentarsi, avrà pensato a una geniale idea del barista per aromatizzare il cappuccino con la scorza d'arancia; poi con il caldo lasciava con una fessura aperta i finestrini dell'auto parcheggiata davanti alla scuola per trovarla più fresca, ma quando ci passavamo vicino sputavamo dentro sui sedili, un giorno che avevamo esagerato riempiendo di sputi anche il volante finalmente se ne accorse e diede una nota a tutta la classe; però a quella d'italiano, una tipa radical-chic, andò peggio perché uno che aveva preso un brutto voto le cagò sul cofano dell'auto.
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Una volta, lungo il fiume, siamo andati a pescare e c'era un pezzo di legno grosso, metà nell'acqua e metà fuori, e io dissi- Sembra uno stronzo-, un mio amico si avvicinò e disse -E' uno stronzo-, mai visto uno stronzo così grosso convenimmo tutti, il più vecchio ed esperto di vita del gruppo disse che è in quel posto andavano spesso dei pescatori di Bologna e che i bolognesi cagano molto perché mangiano molto e spesso, aveva una spiegazione per tutto, era il nostro faro guida, non ha finito la seconda media, a forza di bocciarlo si è ritirato ed è andato a lavorare.
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Nel mio paesino aveva nevicato e un anziano che si ubriacava spesso tornò a casa dal bar dicendo di aver visto una luce provenire dal fiume e un extraterrestre che dall'argine guardava in giro, il giorno dopo dove diceva lui c'erano veramente delle orme strane nella neve che andavano su per l'argine, -sarà stato un cane randagio con le zampe piene di neve a fare quelle orme strane- disse la gente; due fidanzati che erano passati di lì quella notte affermarono che avevano visto anche loro una luce che veniva dal fiume, allora la gente disse che il vecchio sarà stato ubriaco e i due fidanzati avevano sicuramente fumato qualcosa.
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Quando ero tardoadolescente mia mamma comprò due bottiglie di sciroppo per le bibite, verde alla menta e rosso all'amarena,  ma lo sciroppo aveva un sapore disgustoso, non lo beveva nessuno, allora quando vedevo che stavano per passare delle persone davanti a casa ne mettevo in un bicchiere grande con l'acqua, andavo in terrazza, bevevo una gran quantità senza mandare giù, poi fingendo di vomitare sputavo fuori, facendo versi e urlando -Oddio come sto male-, i passanti guardavano con occhi stupiti il finto vomito rosso vivo o verde menta cadere dalla terrazza e di solito affrettavano il passo o passavano sul marciapiede opposto.
Da allora cominciò a circolare la voce che ero un drogato.
Mia mamma, vedendo che erano state bevute, ne comprò altre due bottiglie!

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