Un libro è un collegamento: colleghi il tuo cervello a quello di un altro, libera da sovrastrutture visive la parola scritta partita da una mente arriva a un'altra mente, si scrive un codice, il lettore mentre legge decifra quel codice di lettere e si distrae dalle sovrastrutture mentali.
Per quello sostengo che chi scrive paroloni, per cui uno deve staccarsi da ciò che sta leggendo per andare a cercarne il significato, interrompe il collegamento rendendo il libro meno efficace.
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