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mercoledì 20 luglio 2011

73 - Un'altra puttana

Le luci nella notte danno strani riflessi al tuo volto, occhi azzurri spalancati, mora con capelli lisci, maglietta rossa, minigonna in jeans, la scarpe sono qualche metro più in là, scomposte.
"Hanno ammazzato un'altra puttana"
Lo diranno fino a domani, dopodomani un po' meno, tra qualche giorno tutti inizieranno a scordarlo.
Il corpo viene coperto da un telo, l'ambulanza lo porta via, col lampeggiante blu che se ne va lampeggiando nei ricordi all'inizio dell'alba.
Un nuovo giorno in cui ci sarà un corpo in meno da affittare per 50 euro e una persona in meno con cui sentirsi superiori, da poter deridere, da indicare con disprezzo, da cercare di nascosto per le voglie represse della gente perbene.
Quelli perbene godono a sparlare male e a sentirsi migliori di chi è diverso da loro; le donne benpensanti vanno solo con chi ha un buon reddito e gli uomini benpensanti si piegano a 90° per chi gli dà un lavoro.
Lei era una prostituta, ma quando tornava a casa si lavava e tornava pulita e libera.
Voi perbene invece la vostra sporcizia la portate dentro, per sempre, non si toglie.
Bevetevi il vostro caffè parlottando vuotamente nel nuovo mattino uguale a ieri e a domani, ma se vi vedete come siete sputatevi in faccia.




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